Vaccino Covid, AstraZeneca e trombosi: cosa hanno deciso gli altri Paesi? La Francia e la Spagna optano per la via della massima pudenza.
Il possibile legame tra i casi di trombosi e il vaccino di AstraZeneca contro il Covid hanno costretto tutti i Pesi a riflettere sul vaccino e a rivedere le modalità di somministrazione. Ma non tutti si muovono nella stessa direzione. L’Italia ha optato per una linea soft decidendo di non vietare la somministrazione del vaccino agli under 60 e di procedere con la somministrazione della seconda dose per chi ha già ricevuto la prima. A prescindere dall’età e dal genere. Ma cosa hanno deciso gli altri Paesi su AstraZeneca?
AstraZeneca e trombosi, cosa hanno deciso gli altri Paesi
La Francia opta per la massima prudenza: le persone con meno di 55 anni che hanno ricevuto la prima dose di AstraZeneca riceveranno un vaccino diverso in occasione della somministrazione della seconda dose. Una scelta non condivisa dall’Oms, che resta scettica sull’interscambiabilità dei vaccini. Si tratta di una decisione coerente con la linea del governo francese, che aveva deciso di sospendere la somministrazione del vaccino agli under 55 ancora prima che l’Ema si esprimesse sui casi di trombosi. Resta da capire se questa scelta sia producente o meno. La sospensione della somministrazione del vaccino agli under 55 al momento non è giustificata dalle evidenze scientifiche.
Anche in Spagna la via intrapresa è quella della massima prudenza. Il ministro della Salute ha disposto la sospensione della somministrazione del vaccino agli under 60. Al momento ancora non è stata presa una decisione sulla questione della seconda dose per le persone che hanno già ricevuto AstraZeneca.
In Germania si procede con la somministrazione del vaccino agli over 60. La linea tedesca è molto simile a quella italiana. Anzi, non sono mancate le critiche a Mario Draghi, accusato di aver seguito le orme del governo tedesco.
La Bulgaria ha deciso che continuerà a somministrare AstraZeneca ma prestando una particolare attenzione nella somministrazione ai più giovani.
L’Ema avvia le verifiche su Johnson and Johnson
Intanto l’Ema ha avviato un’indagine su Johnson&Johnson dopo la segnalazione di diversi casi di trombosi. La Fda esclude che ci sia un nesso causale con la somministrazione del vaccino.